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Location Based Game: il ritorno di Gowalla?

Otto anni fa esatti ricevevo l’invito a entrare ad accedere a ingress.

Cos’è?

E’ stato il primo e grande gioco di Niantic, la società che ha poi creato Pokémon GO (e successivamente il meno fortunato Harry Potter Wizards Unite).

Sono i cosiddetti giochi mobile “location based”, in cui il gioco stesso è influenzato in modo determinante dalla posizione esatta in cui ci si trova nel mondo reale, prendendo a riferimento sia la posizione del giocatore rispetto ad elementi fisici del mondo reale, sia la posizione dei giocatori tra loro.

Beninteso: ingress non è stato il primo. Ci sono stati giochi molto più di “di nicchia”, come il curioso WallaBee: una raccolta di splendide figurine digitali numerate e collezionabili con diverso grado di rarità, da “sbloccare” attraverso il check-in GPS in luoghi specifiche.

Di fatto ingress è stato il primo grande gioco location based che ha fatto “muovere delle masse”. Fenomeno poi diventato realmente mainstream nel 2016 con il lancio di Pokèmon GO. Credo che in molti si ricorderanno dei video al telegiornali in cui si mostravano frotte di persone rincorrere qualche improvvisa apparizione di Pokèmon rari (qui ad esempio un video divenuto molto famoso per un’improvvisa comparsa di un Veporeon a Central Park).

In realtà a ben vedere anche il primo Foursquare aveva nelle sue logiche di gamification (livelli, badge, mayorship, …) un forte focus su questi temi.

Ma nel 2010 non c’era solo Foursquare. C’era anche Gowalla.

Lo ricordo bene, anche in virtù di un design molto particolare e caratteristico.

A fine 2011 Gowalla venne acquistata da Facebook. E come diverse acquisizioni di Facebook di quegli anni (vedi ad esempio il social network Friendfeed…sigh :-(. ) venne rapidamente cancellata e dimenticata.

Ecco, la grande news è che sembra che Gowalla stia tornando.

Con una nuova centralità (pare) sulla Realtà Aumentata.

Ora la tecnologia è pronta. La penetrazione degli smartphone è ai massimi livelli. I modelli comportamentali dei giochi e delle app location based sono “sdoganati” da gruppi di persone che conquistano portali di ingress, catturano Charizard, lanciano incantesimi ma al contempo sbloccano livelli di Google LocalGuides e diventano influencer più o meno riconosciuti su Facebook, Instagram, TripAdvisor, Booking etc.

Ora la domanda è: sono maturi i tempi per rilanciare sistemi e piattaforme come Gowalla?

Io, nel dubbio, mi sono preregistrato. Anzi, forse l’ho fatto non nel dubbio, ma nella speranza.